La Compagnia dei racconti

Percorso di comunità per il contrasto delle solitudini involontarie degli anziani/e nell’arte di versare oro nella città

Progetto realizzato con il sostegno di:

È un progetto di contrasto alla solitudine involontaria della popolazione anziana, volto a prevenire situazioni di disagio grave, depressione e abbandono. Situazioni alle quali sono purtroppo soggette le persone sole over 65 anni, ancor più oggi alla luce della pandemia. Oltre all’obiettivo principale si aggiungono le finalità di svolgere un’azione socioculturale nell’offrire un’opportunità di raccolta delle memorie di vita delle persone anziane e di avvicinare la popolazione anziana in marginalità alle strutture socio culturali presenti in città. Il progetto nasce quindi per portare compagnia e per facilitare la creazione di rapporti umani tra persone anziane e i loro concittadini. Dalle relazioni nasce poi anche l’aiuto, come è stato nel lockdown, quando tante persone hanno spontaneamente aiutato i vicini anziani per le incombenze quotidiane. Il progetto coinvolge volontari/e della comunità narrante de Il circolo dei narratori (180 volontari/e) gestita dall’Associazione con il Sistema Bibliotecario Urbano di Bergamo, i Comuni di Dalmine e Stezzano. Ora i volontari/e, formati nel tessere relazioni grazie alla narrazione orale e la lettura ad alta voce delle letterature, operano nel nuovo progetto per rafforzare queste competenze relazionali, donando il loro tempo per occasioni di socialità e di compagnia con anziani/e che stanno soffrendo la solitudine. Si porta avanti così l’Etica della Cura di cui tanto si ha bisogno di praticare nella nostra città nella pandemia, alimentando un Welfare generativo ed un benessere di comunità. L’incontro tra anziani soli e volontari avviene attraverso il coinvolgimento su un obiettivo comune, ovvero la raccolta di “storie di vita”. Se durante l’esperienza il volontario/a riconosce situazioni di fragilità, provvederà, tramite il coordinamento dell’Associazione, a segnalare la situazione ai servizi preposti o a orientare la persona verso il servizio di cui necessita. Il progetto si ispira al Kintsugi che rappresenta l’arte di riparare con l’oro, in genere identificato con ciotole rotte che vengono riparate con oro, di qui la metafora con l’umano nel portare oro nelle cicatrici. Il nostro operare sul singolo è versare oro nelle vite delle persone, riconnettere cocci, metterci in ascolto con la cura delle storie di vita. Ciò significa fare oro delle ferite, portando la narrazione e il dialogo, è anche fare memoria, non volere nascondere o dimenticare, ma a partire da quelle per creare una nuova forma consapevole e unica. La forma sociale automaticamente si ricompone nel momento in cui tante piccole storie di cura si compongono, e si dilatano nei loro effetti. Riparare è potente, sarà come fossimo riusciti a sistemare una piccola parte di ciò che abbiamo patito. Il progetto “La Compagnia dei Racconti” nasce in provincia di Ravenna nel 2018 da Villaggio Globale Cooperativa sociale e ora si sta svolgendo nella nostra città collaborazione con il Comune di Bergamo.

Prima fase “Storie di vita”: un gruppo di 30 volontari/e de Il circolo dei narratori hanno ricevuto formazione con assistenti sociali e psicologi dalla Cooperativa di Ravenna: si sono così rafforzate competenze nei metodi di gestione della relazione con le persone anziane. Formate le coppie costituite da un volontario/a e un/a anziano/a, già noto/a o indicato/a dai Servizi Sociali o dai CTE del Comune di Bergamo, si sono svolte interviste suggerite da alcune tematiche specifiche per narrare le memorie di vita e le storie raccolte sono state elaborate in brevi racconti in vista di una piccola pubblicazione che raccoglie le interviste degli anziani coinvolti, trascritte come racconti da parte dei volontari/e A disposizione dei volontari/e si offre lo Spazio Ascolto condotto da una professionista Counselor per potere affrontare eventuali difficoltà e uno Spazio Scrittura condotto da una Scrittrice e Blogger per supportare la stesura dei racconti in vista della loro pubblicazione.

Seconda fase “Memoria condivisa”: dopo la pubblicazione di un libro che viene presentato e diffuso sul territorio attraverso l’organizzazione di iniziative, in cui volontari e anziani sono i protagonisti nei loro quartieri, si procederà in un’evoluzione socio-culturale del progetto. Dato che i volontari/e sono competenti nella narrazione orale, si pensa di rendere visibile il rispecchiamento che si instaura tra le due persone attraverso la creazione di un racconto dentro il racconto; una narrazione comune dove il volontario/a arricchisce la storia dell’anziano/a con la propria storia, con gli sguardi al passato, al presente ed al futuro. Si pensa di sviluppare questa fase tramite un ulteriore dialogo – intervista dove verranno inserite memorie legate al tema agli oggetti e ai libri importanti per i soggetti coinvolti. Questo ulteriore racconto di coppia, porterà a realizzare una sorta di Galleria delle cose e dei ricordi che parlano di noi e della nostra storia, e le memorie legate alle letterature comuni. A questo si affianca la produzione di una video intervista, in questo modo essi all’interno del progetto non sono solo portatori di bisogni, ma hanno un ruolo attivo, di custodi e narratori di storie. Le video interviste verranno pubblicate sul nostro spazio You Tube e il sito Bergamomemoria e si organizzeranno eventi cittadini finalizzati a diffondere i risultati del progetto e più in generale la sensibilità e le forme di aiuto alle persone sole presso la cittadinanza non direttamente coinvolta. I prodotti elaborati permetteranno di ricostruire la storia socioculturale della nostra città e dei nostri quartieri. La raccolta e la pubblicazione di storie è un medium più che una finalità del progetto: consentono la realizzazione di diversi incontri tra anziani soli e volontari, il dialogo rispetto alla storia personale e la creazione di nuovi rapporti di vicinanza. Ora si prevede che il progetto si attui a Bergamo e che si avvii così un futuro gemellaggio con la città di Ravenna.

Il progetto ha ricevuto il patrocinio di Bergamo Capitale del Volontariato per il suo impegno nel coinvolgere la cittadinanza per svolgere e diffondere nuove pratiche di volontariato attivo.

 

Presentazione del libro nei CTE Longuelo, San Tommaso, Monterosso e Boccaleone