Stop alla VIOLENZA

Settimana itinerante per riflettere in diversi modi sul tema della Violenza di genere e domestica

Pranzo solidale per sostenere il Centro Aiuto Donna

Pranzo Vegetariano – è compresa l’acqua (escluso vino). Max 55 posti. Costo 10 euro. SOLO su iscrizione entro Lunedì 31/3 con messaggio WA al numero 331 268344

Stop alla VIOLENZA

Settimana itinerante per riflettere in diversi modi sul tema della Violenza di genere e domestica

Testimonianze del Centro Aiuto Donna e Associazione La Svolta di Bergamo

A seguire una fetta di torta offerta CTE di Valtesse. Si chiede gentilemte di confermare la presenza con un messaggio WA al 366 7111511.

Stop alla VIOLENZA

Settimana itinerante per riflettere in diversi modi sul tema della Violenza di genere e domestica

Proiezione del film “La vita che verrà – Herself” Regia di Phyllida Lloyd

Si chiede gentilmente di confermare la presenza presso il CTE di Redona al numero 331 2683391

Stop alla VIOLENZA

Settimana itinerante per riflettere in diversi modi sul tema della Violenza di genere e domestica.

Lettura a più voci “Anne, e il vento in tasca” e non solo!

narrato da Il circolo dei narratori

a seguire the e biscotti offerti dal CTE di San Colombano

Stop alla VIOLENZA

Settimana itinerante per riflettere in diversi modi sul tema della Violenza di genere e domestica.

Inaugurazione Mostra “Camminando sulla lienea rossa”

a seguire aperitivo offerto dal CTE di Borgo Sanata Caterina.

8 marzo 2025

Giornata internazionale per i diritti della donna

In occasione della riqualificazione di Piazza Varsavia e della posa di una Panchina Rossa:

  • In piedi, signori, davanti a una donna lettura a cura de Il circolo dei narratori
  • Questo non è amore: storie dal 1522 lerrura a cura di Pandemonium Teatro
  • Loro siamo noi a cura ABC – Allegra Brigata Cinemativa
  • Svelamento targa 1522 a cura del Comune di Bergamo

Piazza Varsavia, Quartiere Loreto

D(i)ritti in Biblioteca

Partigiane: la guerra non ha il volto di donna
di e con Federica Molteni
Una rassegna a più voci dalla parte delle donne

Mani per costruire, orecchie per capire. E infine olfatto, che si dice sia il senso che abbia più memoria. Per non dimenticare.
Raccontare la Resistenza attraverso i corpi delle donne, attraverso i sensi accesi.
Raccontare un modo di stare nel mondo rovesciato che la guerra porta con sé. Senza imbracciare le armi, senza violenza, senza retorica o eroismi.
Maria Taino, Adriana Locatelli e Mimma Quarti.

D(i)ritti in Biblioteca

Archivio delle filosofe
Presentazione libro Hate speech. Il lato oscuro del linguaggio. A cura di Claudia Bianchi
Una rassegna a più voci dalla parte delle donne

Chi parla, soprattutto se da posizioni di autorità o in contesti istituzionali, ha una pesante responsabilità: ciò che diciamo cambia i limiti di ciò che può essere detto, sposta un po’ più in là i confini di ciò che viene considerato normale, assodato, legittimo. E cambiare i limiti di ciò che può essere detto cambia allo stesso tempo i limiti di ciò che può essere fatto: ci abituiamo a una mancanza di attenzione e vigilanza sulle parole, che rende più accettabile la mancanza di vigilanza sulle azioni.